Il Nostro modo di formare

La formazione come educazione

 

La Michelangelo considera la formazione come una parte della più generale educazione umana.
Superando visioni semplicemente addestrative, la formazione come educazione intende suscitare la personalità di ciascuno favorendone la coscienza della sua personalità e promuovendone la vocazione ad un profilo professionale.
La formazione professionale, quindi, non è intesa come un metodo astratto composto da sequenze didattiche ma un’esperienza viva nella quale le persone – i formatori, gli allievi, il personale di supporto, i dirigenti, sono chiamati ad esprimere e a dare il meglio di sé al fine di costituire una vera e propria comunità educativa.

Il lavoro come espressione personale

 

La Michelangelo non considera il lavoro unicamente come compito da svolgere nell’organizzazione sociale ma un modo privilegiato di comunicazione, di espressione di sé e di relazione.
Il lavoro è espressione della personalità dell’individuo e in tal senso occasione di socializzazione, contribuendo così a rendere più dignitosa l’esistenza umana.
E’ fondamentale in questa proposta la presenza di formatori-educatori intesi come figure di riferimento, evocative e propositive.
Essi sono professionisti preparati e allo stesso tempo testimoni e guide in grado di suscitare nella persona la scoperta della propria identità e vocazione professionale per favorirne un progetto di realizzazione personale e inserimento lavorativo.

Comunità educativa e formativa

E’ comunità quell’esperienza nella quale le persone non sono unite unicamente da funzioni, ma da un’appartenenza, dalla condivisione di comuni ideali, da legami di stima e cordialità, da una visione etica della vita, quindi della formazione e del lavoro. L’attività educativa e formativa svolta in un contesto di comunità è intesa, dalla Michelangelo come proposta di vita, un’esperienza importante in grado di suscitare motivazione, apprendimento e maturazione. La comunità educativa è composta di relazioni, di opportunità e strumenti ma anche di regole. Queste ultime non sono concepite come regole rigide ed unilaterali ma come fattori ambientali, sociali e individuali ottimali in grado di produrre un contesto adeguato al raggiungimento di un obiettivo comune. Esse, invece, si basano su un “patto” o “contratto” elaborato da tutti gli attori del percorso educativo-formativo dove sono indicati i comportamenti ed esplicitati i motivi per cui “vale la pena” impegnarsi.

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